Le origini dell'azienda risalgono agli anni '20 nella vicina città di Fregenal de la Sierra. Fu allora che la bisnonna Francisquina aprì una macelleria in cui, ormai, venivano macellati alcuni maiali iberici, dai quali si estraevano e si ricavavano le prelibatezze di carne e salsicce che lei metteva in vendita nel proprio negozio, situato sul Paseo del Pilarito.

Questi inizi continuarono negli anni successivi alla guerra civile spagnola, quando nonno Anastasio Calderón (il “Francisquín”) aveva un piccolo mattatoio nel centro di Fregenal.

I fratelli Ramiro, José e Anastasio, residenti a Jerez de los Caballeros, fondano la loro fabbrica nella nascente zona industriale di questa città della Baja Extremadura. A quel punto stavano già vendendo i loro maiali dal vivo all'azienda, con sede a Jabugo (Huelva), di Sánchez Romero Carvajal, nonché a vari industriali di Guijuelo (Salamanca). È evidente il progresso di questa industria della carne, che ben presto instaurò un prospero rapporto con le enclavi più importanti e famose da allora, e fino ad oggi, nel settore dei suini iberici.

Già in quei primi anni, quando la fabbrica si avviava, veniva sacrificato tra il 15 e il 20 per cento della produzione. Il resto degli animali è stato venduto vivo. Dagli anni '80 ad oggi, l'azienda Industrias Cárnicas "El Bellotero" sacrifica la sua intera produzione.